La fototeca conservata nell’Archivio Comunale di Fiesole comprende fotografie di varia provenienza e qualità artistica. Le immagini documentano principalmente la vita locale legata all’attività del Comune, con l’intento di tramandarne la memoria istituzionale. Si va dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale e della Giunta dopo le elezioni, alla documentazione di inaugurazioni di edifici e lavori pubblici, commemorazioni dei caduti e celebrazioni delle festività nazionali.
Data la vocazione di Fiesole nel settore dei beni culturali e del turismo, una parte rilevante della raccolta è dedicata agli eventi culturali: convegni, inaugurazioni di mostre, concerti, spettacoli teatrali e premiazioni. Numerose sono le immagini relative all’Estate Fiesolana, il festival estivo che si tiene prevalentemente nel Teatro Romano.
Se per gli anni precedenti al 1960 la documentazione fotografica è discontinua e, in alcuni casi, frutto di ritrovamenti fortuiti, tra il 1961 e il 1983 l’Amministrazione comunale commissionò regolarmente servizi fotografici a professionisti. Tra i più attivi si ricordano gli studi Bertoni, Locchi, Mori e il Cine Foto Club Polifemo. Di questo periodo rimangono circa 8.000 stampe, tutte schedate tramite il programma ISIS, poi trasferite nell’applicativo Archimista. Nel 1981 fu istituito un ufficio dedicato alle relazioni pubbliche del Comune, che si occupava anche della gestione della documentazione fotografica, affidata qualche anno dopo a Paolo Della Bella, autore dei servizi fino al 2003.
Di particolare rilievo sono anche i fondi fotografici privati, tra cui si annovera quello del fotografo Ranfagni Alfonso, i cui eredi hanno donato all’Archivio Comunale 914 stampe che ritraggono cerimonie private e pubbliche, eventi e persone dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta. Altre importanti donazioni all’Archivio sono state quella di Zuri Roberto, che ha immortalato l’attività rurale negli anni Settanta, e quella di Franco Colvagi, che ha documentato principalmente la zona di Compiobbi. Tutte le fotografie sono visionabili presso l’Archivio.