Interno dell'Archivio Storico con una finestra aperta che incornicia il campanile della cattedrale di San Romolo a Fiesole visibile in lontananza

L’Archivio Comunale di Fiesole affonda le sue radici nella lunga storia amministrativa della città, riflesso della sua rilevanza istituzionale e organizzativa nel contesto del territorio fiorentino attraverso i secoli.

La sua formazione risale al periodo in cui le istituzioni locali, come la Lega, la Podesteria e successivamente la Comunità, avevano un ruolo centrale nel governo del territorio. Il cancelliere comunicativo non solo raccoglieva documenti relativi al controllo di Fiesole, ma anche di altre comunità sottoposte alla sua giurisdizione, come Sesto Fiorentino fino al 1772, Campi, Montemurlo, Signa e Calenzano fino al 1838, Pellegrino e Brozzi dal 1814 e Rovezzano a partire dal 1838. Nei secoli XVIII e XIX, Fiesole ha subito significative variazioni di confine, che hanno inciso sull’estensione e sulla natura della documentazione conservata, fino a stabilizzarsi nel 1910 con l’attuale configurazione dei confini comunali.

Oggi, l’Archivio Comunale conserva oltre 1.800 metri lineari di documenti, suddivisi in vari fondi archivistici. Il nucleo principale comprende la documentazione prodotta dal Comune a partire dal XVI secolo, che riflette l’evoluzione delle competenze e delle attività dell’ente nel corso dei secoli. Questo fondo, organizzato in Preunitario e Postunitario, include carteggi amministrativi, deliberazioni degli organi di governo, registrazioni contabili, dati demografici e progetti di lavori pubblici, coprendo un arco temporale che va dal periodo preunitario fino all’epoca contemporanea.

Accanto ai fondi storici dell’Amministrazione, l’Archivio ha raccolto nel corso del XX secolo una serie di fondi aggregati, provenienti da enti e istituzioni strettamente collegati con l’attività comunale. Tra questi vi sono l’archivio del Giudice conciliatore, della Congregazione di carità, dell’Ente comunale di assistenza, insieme a documenti di piccole istituzioni locali quali l’Asilo infantile di carità.

Inoltre, l’Archivio ha accolto fondi privati di grande rilevanza storica e culturale, donati da associazioni, partiti politici, famiglie e personalità di rilievo. Tra i fondi acquisiti figurano quelli del Centro di Ricerca e di Sperimentazione per la Didattica musicale, dell’Ente Teatro Romano, delle Filarmoniche di Fiesole e Caldine, delle sezioni locali di partiti come la Democrazia cristiana, il Partito comunista italiano e il Partito socialista italiano, oltre ai carteggi dei coniugi Verworner e alle raccolte fotografiche di Alfonso Ranfagni e Roberto Zuri, solo per citarne alcuni. Questi fondi privati arricchiscono ulteriormente il patrimonio archivistico, offrendo un’ampia visione della vita sociale, culturale ed economica del territorio fiesolano.

Grazie alla sua ricchezza documentaria, che copre un arco temporale dal XVI al XX secolo, l’Archivio Comunale di Fiesole si configura non solo come uno ‘deposito’ di memoria storica, ma anche come un vero e proprio centro di documentazione. Attraverso la sua attività di conservazione e promozione, l’Archivio continua a rivestire un ruolo fondamentale per la ricerca storica e la valorizzazione della storia locale.